martedì 30 novembre 2010

ECOINCOMPETENTI







Temperature sul pianeta Terra
dal 2500 a.C. al 2008 d.C.

domenica 5 settembre 2010

Corsi
e ricorsi


Un mese fa scrissi della raccolta differenziata e del posto nel CdA della Net del Sindaco di Buja che un anno fa la promosse nel Comune.
Ora, un politico assessore provinciale, che con tale incarico nel 2008 venne assunto, non si sa perché a tempo determinato part time nel Consorzio di bonifica della Bassa friulana, oggi viene assunto stabilmente trasformando il rapporto di lavoro a tempo pieno indeterminato.
La Signora Elena Lizzi, rappresentante della Lega Nord-Padania, ritiene normale tutto ciò?
A 40 anni non aveva ancora un lavoro stabilizzato?
La "politica" pertanto era un trampolino?
Probabilmente a Buja i veri "Baroni" della politica si servono dei "massari" di turno.
Come la storia insegna i contadini divennero più poveri con i massari che diventarono ricchi e, ciò traslato ai cittadini..., diventa inquietante.
Ecco perché il dibattito interno alla maggioranza, e verso la popolazione, è inesistente; rotto sporadicamente dagli "spot propagandistici" del bollettino "Novitâts".
Di fare politica nessun medico lo ordina; perciò...
Prevedo che ai celoduristi mal gliene incoglierà dopo aver denunciati il clientelismo ed il nepotismo che oggi impera nel loro partito.
Affari loro? No, sono affari nostri!

Renzo Riva
P.L.I. F-VG
Energia e Ambiente
renzoslabar@yahoo.it
Buja



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http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=116972&sez=NORDEST

Udine. Part-time e assessore provinciale:
ora è assunta a tempo indeterminato

Consorzio di bonifica spaccato: 4 votano contro. Il presidente:
«Difficoltà iniziali, ma poi da lei avremo un valore aggiunto»



________Elena Lizzi_________________Roberto Rigonat

di Camilla De Mori
UDINE (1 settembre) - Il 9 agosto nella Deputazione amministrativa, organo direttivo del Consorzio di bonifica della Bassa friulana, una delibera ha scatenato un certo dibattito. L’oggetto era la trasformazione del contratto a tempo determinato della ragioniera Elena Lizzi (che è anche assessore provinciale alla Cultura della Lega) in rapporto a tempo indeterminato a decorrere da oggi. Sui 10 membri della Deputazione presenti al momento del voto (era assente giustificato uno dei due vicepresidenti, Giorgio Pasti), quattro hanno espresso la loro contrarietà, dichiarando, come si legge nel verbale che «pur riconoscendo la valenza della ragioniera Lizzi esprimono il voto contrario alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato per l’impegnativa funzione che la dipendente svolge per l’espletamento del mandato di assessore provinciale». La delibera è comunque passata a maggioranza: Lizzi, inquadrata come impiegata di concetto, è stata assegnata al Servizio amministrativo consorziale-Ufficio affari generali e contabili.
«Raramente - dice il presidente del Consorzio, Roberto Rigonat - in Deputazione c’è qualcuno che vota contro. In quell’occasione c’è stato più dibattito. Sulla delibera che riguardava Lizzi, 4 hanno votato contro, con grande sofferenza. Il problema che hanno posto non era sulla professionalità né sulla persona: Lizzi ha un curriculum non da poco. C’è stata una discussione pacata e molto responsabile. Su quelli che hanno votato contro, nulla da dire: loro ritengono che nell’organizzazione del lavoro avere un dipendente a tempo pieno che, viste le assenze per impegni istituzionali, di fatto è come se fosse un part-time, crei qualche disguido». Roberto Rigonat precisa che «tutte le assenze che Lizzi fa per assolvere ai suoi impegni da assessore vengono rimborsate al Consorzio dalla Provincia. Dopo due anni di contratto a tempo determinato (Lizzi era stata assunta a partire dall’ottobre 2008, dopo l’ok della Deputazione arrivato con delibera del 18 agosto 2008 ndr), lei aveva un diritto: bisognava decidere se confermarla a tempo indeterminato o meno. Io ho fatto il sindacalista in Coldiretti per 30 anni: non posso mica non tutelare i diritti di un lavoratore....».
Roberto Rigonat aggiunge che «sempre il 9 agosto abbiamo deliberato all’unanimità l’assunzione a tempo determinato per due anni come assistente di zona della Bassa di Carlo Alberto Buiatti: anche lui fa l’assessore, ma in Comune a Terzo di Aquileia (eletto nella civica Progetto democratico, di centrosinistra ndr). Io, che ho fatto il consigliere provinciale per due mandati ritengo che sia una cosa positiva avere degli amministratori: per noi credo sia un vantaggio. Non ritengo sia una cosa in contrasto. Per esempio, Buiatti, da assessore penso che conosca già il territorio in cui dovrà operare. Una cosa positiva». Insomma, conclude, «io non vado mai a vedere l’appartenenza politica, ma guardo alle capacità. Se anche adesso dovessimo avere qualche difficoltà, alla lunga sia l’assessore di Terzo Buiatti sia l’assessore provinciale Lizzi porteranno un valore aggiunto al Consorzio in termini di esperienza e conoscenza del territorio».

giovedì 29 luglio 2010

domenica 25 luglio 2010

Scorie Nucleari - Soluzione svedese

Per chi si trastulla con i problemi invece di risolverli.

Dal programma Superquark sulle SCORIE NUCLEARI

Andate a 1h 39m dall’inizio.
Sarà probabile che dobbiate scaricare il programma on-line per la visione.

Renzo Riva



http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html?day=2010-07-22#day=2010-07-22&ch=1&v=24272&vd=2010-07-22&vc=1

Deposito di scorie nucleari in Svezia

La gara fra le due cittadine svedesi Oskarshamn e Östhammar è durata quasi sette anni. Una gara per aggiudicarsi un impianto, che almeno in Italia, ci guarderemmo bene dal definire desiderabile: il deposito definitivo delle scorie altamente radioattive dei 10 reattori nucleari svedesi. Naturalmente per noi, reduci dallo psicodramma del nucleare italiano, una competizione per avere nel proprio territorio il deposito definitivo è completamente incomprensibile. Superquark è andato a indagare.
Sia Oskarshamn, circa 350 chilometri a sud della capitale Stoccolma, sia Östhammar 150 chilometri a Nord, ospitano già 2 delle tre grandi centrali che producono quasi il 50 % dell’energia elettrica svedese. Sono centrali enormi, ognuna con diversi reattori da circa 1000 megawatt. Quindi gli abitanti delle due cittadine sanno benissimo cosa sia l’energia nucleare perché ci convivono da più di 30 anni.
Conoscono molto bene anche l’SKB, l’ente svedese che si occupa appunto di rifiuti radioattivi delle centrali, sia di quelli ad alta che a media e bassa attività. L’SKB è finanziato da una piccola imposta sul kwh (chilowattora) nucleare e gli azionisti sono le società private che gestiscono le centrali nucleari. Da oltre 30 anni l’SKB studia la migliore tecnologia per seppellire in modo sicuro i rifiuti radioattivi più pericolosi, quelli altamente radioattivi che come è noto costituiscono solo una piccola parte, circa il 5%, dei rifiuti di una centrale nucleare.
Vicino ad Oskarshamn, su un’isoletta nel mar Baltico sono condotti gli studi sul deposito definitivo. Si chiama Hard Rock Aspo Laboratory. Laboratorio del Granito di Aspo. In questo laboratorio a 400 metri di profondità possiamo farci un’idea di come apparirà il deposito definitivo per il quale hanno gareggiato le due cittadine. Lunghi tunnel e ampie cavità dove sono in corso gli esperimenti per vedere come i contenitori metallici dei rifiuti reagiscono alla pressione, alla corrosione e come eventuali perdite potrebbero diffondersi nella roccia. Uno studio in corso da 15 anni ed i cui risultati sono pubblici e consultabili da chiunque sul sito internet dell’SKB.

Nel settembre dello scorso anno l’SKB ha dichiarato il vincitore della singolare gara per aggiudicarsi il deposito definitivo. La scelta è caduta su Östhammar. Come ha detto il presidente dell’SKB nella conferenza stampa: “La roccia ha parlato”. Cioè le caratteristiche del granito del sito di Östhammar sono le migliori, perché ci sono meno infiltrazioni d’acqua.

Ma cosa ha spinto i sindaci di queste due cittadine a lanciarsi in questa singolare gara?

E qual è la soluzione svedese per conservare i pericolosi rifiuti radioattivi ad alta attività per periodi di tempo così lunghi da essere difficilmente immaginabili?

sabato 17 luglio 2010

sabato 10 luglio 2010




Riuscite a comprendere perché in Danimarca a fronte di un costo industriale minimo ci sono accise a dismisura?
Se non arrivate a comprenderlo da soli telefonatemi o inviatemi una mail che ve lo spiego.

Distinti saluti

Renzo Riva
Via Avilla, 12/2
33030 Buja - UD

+39.349.3464656


Fotovoltaico
e altro


Resoconto della serata del 8 Luglio 2010 sulla riunione svoltasi nella sala del consiglio comunale di Reana del Rojale dedicata al fotovoltaico con la massiccia presenza di operatori bancari del CrediFriuli.
L'assemblea contava circa 100 partecipanti e fu aperta dal sindaco Collaoni.
Il mio intervento alla fine ha gelato tutti, chi per un verso chi per l'altro.
Ho semplicemente ricordato come criminale la spesa di 20 miliardi di Euri del conto energia dal 2008 al 2027 grazie ai proventi della tariffa A3 delle rinnovabili e assimilate.

Dati dell'AEEG (autorità energia elettrica e del gas): dal 2008 al 2027 le tariffe A3 origineranno una cassa di 100 miliardi di Euri così suddivisi:

€ 20 MLD al parco fotovoltaico di 1'200 MW;
€ 70 MLD alle assimilite dei petrolieri per bruciare/termovalirizzare i rifiuti petroliferi;
€ 10 MLD alla centrale termodinamica di Priolo (progetto Rubbia).

Ricordo che 1'200 MWp del fotovoltaico corrispondono ad una centrale tradizionale di 200 MW di potenza che lavora 8760 ore all'anno.
Una centrale a carbone di 1'100 MW costa € 1 MLD, una CGCC (gas a ciclo combinato) costa € 2 MLD, una centrale con reattore elettronucleare AP 1000 costa € 3,5 MLD.
Il lettore faccia i suoi conti poi capirà perché abbiamo le bollette più care d'Europa e siamo dipendenti dal nucleare importato per il 13% dei nostri consumi e per 85% dagli idrocarburi esteri.
Dico che tutte le amministrazioni comunali che hanno promosso tali "incontri" ed in particolare quelle del PdL sono di una meschinità inaudita.
Studi condotti in diversi Paesi convergono sul fatto che le rinnovabili sono un cancro economico che distrugge più posti di lavoro di quelli che creano ed esistono solo grazie alle generose regalie loro profuse. Si tratta di "posti di lavoro" parassiti, come i famosi lavoratori forestali di una certa Regione. Il Protocollo di Kyoto è stato stilato su un colossale abbaglio pseudoscientifico che assume come verità di fede una teoria del 1824.
Se non vogliamo distruggere l'economia mondiale, esso va cancellato al più presto.
Noi del Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare siamo impegnati in una campagna di corretta informazione al riguardo, veniamo invitati al dibattito dalla parte avversa, ma la stampa nella sua generalità ci ignora (solo le lettere ci sono permesse), non comprendiamo bene se per talebane posizioni preconcette, per incapacità culturale della maggioranza dei giornalisti a trattare il problema o per reconditi condizionamenti o interessi.
Ultima considerazione che può essere una massima, tratta dalla lettura dei libri del prof. Franco Battaglia: Non è la produzione d'energia che crea lavoro bensì il suo consumo.

Renzo Riva
C.I.R.N. F-VG
e
P.L.I. F-VG
Energia e Ambiente

sabato 19 giugno 2010

Dò notizia che due mesi fa ho dato le dimissioni irrevocabili da responsabile Energia e Ambiente e dal Nuovo PSI.
Mi sono avvicinato al Partito Liberale ed ho avuto ieri sera un colloquio con l'On.le Dalla Via Alessandro referente dello stesso per il tri-Veneto.


http://www.agoravox.it/Aldo-Brancher-nominato-Ministro.html


Pubblicato come lettera sul Messaggero Veneto di Udine
a pagina XVII del giorno Sabato 10 Febbraio 2010
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ENERGIA/3
Una scelta sbagliata

Sono basito alla lettura della decisione assunta dal presidente Tondo sul parziale interramento dell'elettrodotto Udine-Redipuglia, dice lui, per mantenere coesa la sua maggioranza.
Il presidente Tondo in perfetto stile "Nimby" (Not in my back yard-Non nel mio giardino)vuole fare il nucleare in Slovenia in quota regione Fvg.
Cosa dire? Lo so che chiedere coerenza a un politico è troppo, ma a questo punto prego il mio segretario, la professoressa Lauretta Iuretig, di rivedere le lodi a Tondo espresse nella sua lettera pubblicata su queste pagine recentemente.
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Riporto un passo di uno scritto del professor Franco Battaglia che dà l'idea di cosa certe persone intendono per "fare politica": «Particolarmente interessante fu l'atteggiamento di Antonio Di Pietro. Per ragioni sulle quali è ora troppo lungo dettagliare, il senatore mi aver va contattato per chiedermi di aiutarlo nella stesura della voce protezione-ambientale del suo programma politico, dicendomi che intendeva porre, al centro dello stesso, la questione - a suo dire - morale. Onorato di tanta considerazione gli dissi di dubitare di intendermi io di questioni morali, ma che, per quel che capivo, poteva forse interessargli la faccenda elettrosmog che, al di là dei 60 mila miliardi di lire, stava impropriamente allarmando l'intero Paese, e che avrebbe potuto rassicurare, almeno lui - che non era col centrosinistra né possedeva impianti di emissioni di campi elettromagnetici-, che l'elettro-smog non esiste. Mi rispose che non poteva farlo perché non poteva perdere voti e che avrebbe invece messo la lotta all'elettro-smog al centro del suo programma di protezione dell'ambiente. Sconsolato per la certezza di non intendermi affatto di questioni morali salutai definitivamente il senatore».
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Chiosa finale: «Nel 2001 il centro-destra vinse le elezioni e nel 2002 il bravo Altero Matteoli, allora ministro all'Ambiente, pose la pietra tombale sulla questione in modo da evitare al Paese lo sperpero di 60 mila miliardi di lire in interramento delle linee di trasmissione elettrica, una manovra che, anche se fatta, non avrebbe evitato neanche una leucemia infantile. Antonio Di Pietro, invece, assieme a Verdi, Rifondazione comunista e compagnia cantando, nel 2003 organizzò un referendum che, se fosse passato, avrebbe obbligato, comunque, l'interramento dei cavi elettrici e lo sperpero di 60 mila miliardi. Gli italiani al referendum di Di Pietro neanche ci andarono».
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Se nelle elezioni politiche dell'anno 2008 gli italiani defenestrarono dal Parlamento i Verdi e i Comunisti alle prossime elezioni regionali farò di tutto per defenestrare i seguaci di Di Pietro e il presidente Tondo.
Tanto, anche per lui, Berlusconi, se lo vorrà ancora, troverà un collegio nazionale sicuro a Savona.
Ormai posso solo sperare nei politici di An confluiti nel Pdl e come socialista è tutto dire.
Renzo Riva
Nuovo Psi Fvg Energia e Ambiente
Buja

domenica 13 giugno 2010

http://www.archivionucleare.com/index.php/2007/01/30/animata-discussione-costi-nucleare/#comment-30428
http://www.archivionucleare.com/index.php/2007/01/30/animata-discussione-costi-nucleare/#comment-30430
http://www.archivionucleare.com/index.php/2007/01/30/animata-discussione-costi-nucleare/#comment-30436
http://www.archivionucleare.com/index.php/2007/01/30/animata-discussione-costi-nucleare/#comment-30437

http://www.agoravox.it/Nucleare-in-Italia-arriva-la.html

stefano scrive:
11 Giugno 2010 alle 11:13

se ne era parlato qualche post fa

ma con una centrale da 1200Mw quante case potrei scaldarci?



Renzo Riva scrive:
12 Giugno 2010 alle 22:13

1200 MW*8000 h/anno=9′600′000 MWh/anno

Ipotizziamo un’abitazione che va tutta a elettricità e consuni 7 MWh/anno

9′600′000 MWh/anno/7 MWh-abitazione/anno= circa 1′343′000 abitazioni

Ça va sans dire

Renzo Riva scrive:
12 Giugno 2010 alle 22:48
Riferimento prezzi anno 2005
http://www.qualenergia.it/UserFiles/Files/El_Co_Zorzoli_prezzi%20elettrici.pdf

Italia
7 MWh/anno*132 €/MWh=924 €/anno

Francia
7 MWh/anno*68 €/MWh=476 €/anno

Germania
7 MWh/anno*115 €/MWh=805 €/anno

L’Italia ha il più altro prezzo finale dell’energia elettrica delle utenze domestiche fra tutti i paesi europei.
Per tutti gli altri paesi europei potete sbizzarrirvi a ricavarli utilizzando il grafico di figura 1 al link sopra riportato.

Stesso discorso per le utenze industriali.
L’Italia è al secondo posto dietro la Danimarca.

Da non trascurare il reddito che in Germania è senza dubbio superiore di 1,5 volte quello italiano.
Nessuno in Europa sente il peso delle bollette elettriche come in Italia con limitatori di potenza di molto superiori ai nostri, anche 12 kW (p. es. Olanda)

Mandi,
Renzo Riva




http://www.telenuovo.it/index.cfm/hurl/contenuto=170890/archivio_dirette/rosso_e_nero.html

da questo collegamento seguirete la trasmissione alla quale l’ing. Prinzi ed io abbiamo partecipato ieri sera.

Mandi,
Renzo Riva

Signor Damiano Mazzotti,
o lei è un nichilista oppure è in malafede.
U-235 fissile è su questa Terra lo 0,7%; il restante è U-238 fertile utilizzabile nei reattori superveloci di prossima generazione.
Inoltre c’è anche il Th-232 fertile di cui ce n’è in abbondanza anche in Italia.

Oggi in Italia non c’è più bisogno dei Cacasenno spargitori a larghe mani di soli dubbi e false soluzioni (riferimento alle cosiddette FER); è ora di dare il passo a chi propone soluzioni certe e praticabili per l’evoluzione sociale dell’umanità.

Scrivo qui quanto già riportato in altri articoli.
QUALORA ARRIVASSIMO ALLA PENURIA ENERGETICA
CONOSCEREMO E SPERIMENTEREMO LA SCHIAVITù
IN FORME MAI CONOSCIUTE PRIMA

e aggiungo:

PER REGREDIRE PRIMA ALLO SFRUTTAMENTO
CONOSCIUTO NEI PRIMI CENTO ANNI DELL’ERA INDUSTRIALE
PER POI REGREDIRE SUCCESSIVAMENTE
A FORME DI SCHIAVITù MAI CONOSCIUTE PRIMA

Mandi,
Renzo Riva
renzoslabar@yahoo.it
+39.349.3464656

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Invece chi parla sempre di soluzioni alternative miracolistiche dietro l’angolo sono i Verdastri e tutti coloro che vogliono continuare imperterriti a coglionare gli italiani e non sono in grado di spiegare perché i francesi pagano il kWh la metà di quello che invece pagano gli italiani.

Altra informazione è che con poche e piccole ma necessarie modifiche si possono alimentare con U-238 anche i reattori di III generazione e III+.

Allora Mr. Hubbert vuole ancora continuare a coglionare gli italiani con il suo paralizzante nichilismo?

Senta il prof. Arturo Lorenzoni al link sotto riportato che suppergiù ragiona come lei.

Dice il Lorenzoni: "Non sono contrario al nucleare ma siccome una centrale nucleare è uno degli impianti più complessi prodotto dall’uomo non possiamo fare il nucleare perché non siamo capaci di far andare i treni come in Francia e in Germania: basta guadate alla Tav della Val di Susa; perciò non saremmo capaci di esercirle."

Ma si rendono conto gli italiani che questo professore è come dicesse agli studenti di non studiare che in Italia è inutile?
La quinta potenza economica-industriale!
Io dico che il terzo Mondo ha senz’altro dei professori migliori se sono in grado di fornire operatori di centrali nucleari all’altezza; e allora c’è da chiedersi il perché.


Risposta: non hanno Verdastri ed i loro popoli non sono stati portati al grado di coglionaggine che il sessantotto ed i sessantottini hanno portato gli studenti che sono stati plasmati dall’ideologismo politico ecologico.
E’ tipico del loro catastrofismo pretendere soldi (p. es. Carbon Tax, tasse di scopo ecc.) perché possano salvare il Mondo.
Poi vediamo come spendono in fot(t)ovoltaico, eolico ecc. al Sud e isole e dei risultati che portano; per non dire del malaffare che producono.

Renzo Riva

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Con la povertà incipiente dovuta alla scarsità energetica che porta alla depauperazione dei posti di lavoro produttivi ed uno Stato assistenziale ormai insostenibile e soffocante che porta alla rarefazione delle risorse destinate agli investimenti, allo sviluppo della VERA ricerca per l’indispensabile innovazione conosceremo un calo nell’aspettativa di vita che in Italia era assurta ai vertici mondiali.


Chi vivrà vedrà!

Primum vivere deinde philosophari

Renzo Riva

sabato 15 maggio 2010

http://www.agoravox.it/Scenari-elettrici-post-crisi-al.html

Dedicato a coloro che dicono di preoccuparsi di cosa lasciano ai figli
Ecco per esempio di cosa invece non si preoccupano.


LADROCINIO AD OPERA DELLO STATO
PER RISPETTARE GLI OBBLIGHI VERSO L’EUROPA
COLA’ DECISI DA PRODI PER OTTEMPERARE
ALL’INSENSATEZZA DEL PROTOCOLLO DI KYOTO
SVUOTANDO LE TASCHE DEI CITTADINI


Componente tariffaria A3
Media Tensione_________14,56 €/MWh
Bassa Tensione_________17,73 €/Mwh

consumi energia elettrica Italia 340.000 GWh/anno nell’anno 2008

340.000*(17,73+14,56)/2=5,59 G€/anno
5,59 G€*20 anni= 118 G€

Costo del fotovoltaico (insieme ad altri costi) in venti anni
Ovvero 118 miliardi di Euri (come dovevasi dimostrare)

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Al CESI vanno per ricerca e sviluppo 0,1 €/MWh fatturato
340.000 GWh/anno*0,1 €/MW=0,034 G€/anno


Saranno i conti della serva ma scrivo un tanto
per dare l'idea dei “soldini” in gioco


RICAVI

Oggi pago una bolletta Enel
con potenza limitata al contatore di 3 kW
la cifra media di 0,24 €/kWh

340.000.000.000 kWh/anno*0,24 €/kWh= 81,6 G€/anno

di cui al fondo tariffario A3 “energie rinnovabili e altro”
340.000*(17,73+14,56)/2=5,59 G€/anno


COSTI PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA
(Media Europea della borsa dell'energia)

340 TWh/anno*0,06 €/kWh=20,4 G€/anno
Ciò dimostra che il fot(t)ovoltaico ci fotte
ed incide in bolletta per il quarto (25%) dei costi di produzione.

Sulla bolletta, comprensiva di tutti gli altri balzelli con Iva compresa,
la tariffa A3

Tariffa A3 anno 2008 pari a: 340.000*(17,73+14,56)/2=5,59 G€/anno
5,59 G€/anno*100/81,6 G€/anno=6,85%
incide il 6,85%

Comunicazioni di servizio:

Il giorno venerdì 21 c.m. alle ore (18:30?/19:30?)
all'Hotel Minerva a Pordenone,
al convegno organizzato dal circolo giovani di Pordenone
capeggiato da Pierantonio De Rovere,
ci sarà come relatore il prof. Franco Battaglia
sugli argomenti che ben potete immaginare.

Il giorno 9 Giugno sarò in studio a Telenuovo (PD)
dalle ore 21:00 alle ore 23:00
al programma condotto dal dott. Mario Zwirner
che avrà per tema: Energie alternative

Mandi,
Renzo Riva
renzoslabar@yahoo.it
349.3464656

martedì 4 maggio 2010

giovedì 22 aprile 2010

Movimenti politici autoreferenziali

Inviato alla rubrica "Lettere"
del Messaggero Veneto in data 21.04.2010

ENERGIA
Al Fronte Friulano:
Proposte! Non slogans


In un suo comunicato stampa il FF scrive: "La questione non è essere favorevoli o contrari al nucleare. Noi riteniamo semplicemente che a decidere sia la gente dopo una corretta e completa campagna informativa con tutti gli argomenti pro e contro".
Ma vi rendete conto che invece di essere propositivi vi nascondete dietro decisioni che "la gente" non è né sarà mai in grado di assumere?
È come avere la pretesa di dare istruzioni allo specialista chirurgo su come essere operati per un trapianto di cuore.
Voi nascondete la vostra incapacità di guidare "l'opinione politica dei vostri aderenti" dietro lo schermo de "la gente" perché per primi siete voi che non avete ancora elaborato, o meglio non siete capaci d'elaborare una politica energetica, e non solo quella, che può solamente essere a carattere nazionale.
Da tempo siete sulla scena politica ed ultimamente anche con incarichi politici a livello locale ma mai che si sappia cosa proponete.
Per esempio sulle questioni telefonia mobile, energie rinnovabili, contrasto alla delocalizzazione, Ogm ecc.
Siete politicamente nati morti e pertanto inutili alla società che "pretendete" di rappresentare alla stregua di tanti altri movimenti che si nascondono dietro troppe liste civiche.
Queste sono considerazioni del sottoscritto e non coinvolgono partiti o associazioni che ho rappresentato o che ancora rappresento.

Renzo Riva
Buja

Renzo Riva
Via Avilla, 12/1
33030 Buja
349.3464656
renzoslabar@yahoo.it


Ho scoperto di essere finito su youtube.

http://www.youtube.com/watch?v=2Brbqp82eVE

http://www.youtube.com/watch?v=SIkdteA8CBA

http://www.youtube.com/watch?v=HkagxYB1thU

lunedì 5 aprile 2010

mercoledì 31 marzo 2010

giovedì 25 febbraio 2010

Referente per i colleghi giornalisti: Giorgio Prinzi 06.7049.6222 e 339.12.67.704 - giorgioprinzi@libero.it





COMUNICATO STAMPA

Sabato si gioca il derby dell’Energia


Sabato prossimo, 27 febbraio 2010 dalle ore 9,30 alle ore 17,00 presso il Centro Congressi dell’Aran Park Hotel di via Riccardo Forster 24 all’Eur Laurentino, il Movimento d’Opinione (www.ilmovimento.eu) ha organizzato un evento assai interessante, una sorta di “derby dell’Energia” che vedrà contrapposte e con relative “tifoserie” al seguito la squadra dei sostenitori della ripartenza del nucleare in Italia e quella degli ambientalisti, che storicamente e strenuamente vi si oppongono.

Sarà un incontro di alto livello, una vera “coppa dei campioni” con in squadra per gli ambientalisti Gianni Mattioli, Massimo Scalia, entrambi docenti all’Università di Roma e antinuclearisti da sempre, il Direttore Esecutivo di Green Peace Giuseppe Onufrio; con in squadra per i filonucleari Franco Battaglia docente a Modena ed opinionista de “il Giornale”, Marino Mazzini Ordinario all’Università di Pisa, Ugo Spezia, Segretario dell’Associazione Italiana Nucleare.

Fatto insolito, finalizzato a sottolineare che con “il Movimento d’Opinione” si gioca in campo neutro, verrà distribuito materiale propagandistico di entrambe le “squadre”, che organizzeranno a tal fine, nell’ambito del convegno, banchetti promozionali.

All’incontro parteciperanno anche organizzazioni minori e esperti di settore presenti a titolo personale, che si confronteranno insieme in un ampio dibattito, coordinato e animato dal Direttore de “L’opinione delle Libertà” Arturo Diaconale, che si svolgerà alla ripresa pomeridiana dei lavori.

L’aspetto politico della vicenda verrà approfondito dal dottor Luca Malcotti, Vicecoordinatore Vicario PdL di Roma.

Sponsor della manifestazione Acea Electrabel.


www.ilmovimento.eu - 06.50.30.006 - 338.422.77.30 - ilmovimento@hotmail.it

Per motivi organizzativi si richiede la conferma della propria partecipazione

sabato 30 gennaio 2010

prova principe dell'IPCC del Global Warming




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