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e non si sa quando potrà finire.
L'analisi del prof. ing. dr. Roberto Vacca dice che durerà a lungo.
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a a settembre il
Commons Treasury Committee britannico dichiarava che già dal 2010 loro
avevano avvisato che non era bene nominare R. Diamond amministratore
delegato di Barclays perché già allora (con altri) manipolava i tassi.
Il volume dei derivati IRD manipolato dai banchieri UK
ammontava a 300.000 miliardi di $ - cifra ardua da immaginare ------su un
circolante totale di 518.000 miliardi di $: ancora più ardua da immaginare.
Credo che la crisi non finirà presto.
teniamoci forte
best
roberto
City di Londra – appropriazione indebita, aggiotaggio?
di Roberto Vacca
Nel delizioso film The Ladykillers (1955) (mal tradotto come “La
Signora Omicidi”), Alec Guinness e Peter Sellers organizzano una rapina
in banca. Sono pensionanti a casa di una vecchietta e si fanno passare
per musicisti. Incontrano inciampi di ogni tipo e non si possono godere
il grosso malloppo in banconote. Lo danno alla vecchietta che si
stupisce. La tranquillizzano: “Sa che in banca girano milioni di
pagamenti. Spesso su ciascuno avanzano alcuni penny che non servono a
nessuno. Si sommano e costituiscono una bella somma di cui non si sa che
cosa fare. La diamo a lei: sono solo tanti centesimini messi insieme.”
Devono aver meditato questa storia parecchi banchieri inglesi che, a
forza di penny, hanno fatto fuori molti miliardi. Se ne è parlato poco,
specie in Italia, ove sentiamo frequenti, orride notizie di concussioni e
appropriazioni indebite (da parte di pubblici ufficiali) e aggiotaggi
commessi da finanzieri, [L’aggiotaggio è il reato di chi specula su
variazioni del prezzo di titoli o merci, valendosi di informazioni
riservate o divulgando notizie false.]
Faccendieri o cassieri di
partiti si sarebbero appropriati di decine o centinaia di milioni di
euro. Non ho trovato una stima dell’ammontare totale di queste ruberie.
Azzardo a valutarle in alcuni miliardi di Euro. La Corte dei Conti ha
valutato che, se non ci fosse stata evasione fiscale, il debito pubblico
sarebbe ora il 76% del PIL invece del 120%. Ammonterebbe a 1200
miliardi di euro (G€) invece che a 1880 G€. Questi 680 miliardi e quelli
rubati gridano vendetta. Però reati gravi sono stati commessi dai
grossi banchieri inglesi cui accennavo sopra. Avevo previsto “manovre
pilotate da speculatori” nel mio libro su come salvare il prossimo
decennio nel Gennaio 2011: riporto in calce il mio articolo del Maggio
scorso in cui ne cito passi rilevanti e racconto cosa siano gli IRD,
Interest Rate Derivatives. Ecco la storia.
Il LIBOR (London
InterBank Offered Rate) viene fissato dalla BBA (British Bankers
Association) in base a dati forniti da 18 banche inglesi. Si escludono i
4 valori più alti e i 4 valori più bassi e si calcola il tasso medio
sui 10 restanti. Il valore di questo tasso medio determina fra i vari
derivati (IRD) che hanno per sottostante tassi di interesse quali
salgono di valore e quali scendono. Il circolante di questi IRD a fine
Settembre 2012 era salito a 518.000 miliardi di dollari (T$). Di questi
pare che 300.000 miliardi di dollari siano influenzati proprio dalle
decisioni della BBA sul LIBOR. Se i banchieri che fissano il LIBOR
intanto speculano su quel tasso, sanno in anticipo quello che fisseranno
in avvenire. Quindi scommettono sul sicuro e incassano profitti
indebiti percentualmente piccoli, ma proporzionali alle gigantesche
somme totali citate.
Nel Luglio 2012 il Financial Times scriveva che
i banchieri avevano manipolato il LIBOR e la Federal Reserve Bank USA
li accusava di collusione e menzogna. La banca accusata di essere
responsabile delle più forti manipolazioni era la Barclay’s. Ai primi di
Luglio 2012, Marcus Agius, il presidente della banca, dava le
dimissioni. Doveva tornare al suo posto due giorni dopo per occuparsi di
trovare un successore all’amministratore delegato Bob Diamond,
dimissionario in seguito alle accuse di essere il maggiore responsabile
elle manipolazioni, sebbene fosse molto stimato per aver innalzato
turnover e profitti della banca. Anche J. del Missier, direttore
generale di Barclay’s, dava le dimissioni in conseguenza dello scandalo.
Diamond dichiarava di rinunciare al suo bonus annuale, ma si veniva a
sapere che dal 2007 al 2011 aveva incassato 186 milioni di dollari fra
stupendi e premi. Dopo le dimissioni, Diamond si ritirava dal comitato
organizzatore di una cena per finanziare (25.000 dollari a piatto) la
campagna di Mitt Romney
Barclay’s veniva multata dalla Financial
Service Authority britannica e dal Department of Justice americano per
453 milioni di dollari per le manipolazioni effettuate. Non è chiaro
l’ammontare del ricavato dalle manipolazioni perpetrate da Barclays ed
altri. Se ne trovano in rete valutazioni molto diverse fra loro Jamie
Doward (The Observer del 30/6/2012) riporta la cifra di 45 miliardi di
sterline equivalenti a 70 miliardi di dollari. In questo caso la multa
citata ne rappresenterebbe solo i 2/3 dell’uno per cento. La punizione e
le dimissioni del top management di Barclays sembrano nettamente
inadeguate.
Curiosamente da oltre due mesi dello scandalo non si
parla e non si scrive più. Il 19 settembre il Commons Treasury Committee
britannico sottolineava che già il 15 settembre 2010 aveva espresso
ufficialmente la propria opinione che Bob Diamond fosse inaccettabile
alla guida della Barclays proprio perché implicato nelle manipolazioni
sul LIBOR.
Temo che le cifre che ho citato siano incerte: non sono
il risultato di una inchiesta, ma soltanto stime. Sembrano nettamente
più grosse di quelle dei scandali italiani. Quei banchieri britannici
(li immaginiamo con bombetta e ombrello?) non avevano pensato male di
prelevare centesimini: 70 miliardi su 300.000 fanno solo un terzo
dell’uno per mille. Gli è andata anche bene per qualche anno. Poi,
almeno alcuni, sono stati smascherati – e trattati con indulgenza
eccessiva. Quis custodiet custodes?
* * *
Derivati di Damocle – 13 Maggio 2012
I giornali di oggi titolano tragicamente “Boom dei derivati valgono 14
volte le Borse”. È vero: il problema esiste, ma il rischio era ben noto.
Lo avevo spiegato oltre un anno fa nel mio libri SALVARE IL PROSSIMO
DECENNIO (Garzanti, 2011). Ne riporto qui una pagina in cui scrivevo che
alla fine del 2010 il livello degli IRD era 450 trilioni di $ = 32
volte il PIL degli USA. Non ci dovrebbe stupire che dopo un anno e ½ sia
cresciuto a 504 T$ (36 volte il PIL degli USA. Dovremmo stupirci che le
regole severe sul funzionamento delle banche non siano state ancora
imposte.
Estratto dal Capitolo 8 di “Salvare il Prossimo Decennio”, di R. Vacca
“Sorge il dubbio se gli esperti esistano davvero in economia. Tranne
rare voci (come quella di N. Roubini), nessuno previde la crisi
economica del 2008 e nemmeno suggerì come evitarla. A posteriori, le
cause sono state: rilassamento di regole e controlli USA su banche e
istituti finanziari. Sono stati emessi titoli estremamente speculativi
supportati da garanzie immaginarie e bilanci falsi per giustificare
bonus ridicolmente alti dei vertici manageriali. La struttura dei
derivati spesso è instabile, o perversa. Nel mio “Patatrac – la crisi:
Perché? Fino a quando?” (Garzanti 2009) definisco i derivati e ne spiego
i meccanismi. Nello stesso testo indico il livello altissimo del
circolante dei Credit Default Swaps: (55 T$ = quattro volte il PIL USA)
che, insieme a perdite, frodi, crediti irrecuperabili etc., mostrava che
la crisi sarà lunga. Ricordavo quanto sia implausibile che l’andamento
di titoli basati su mutui contratti da squattrinati, produca lauti utili
incassati da ricconi. Ora il livello dei CDS è diminuito.
Cresce
smisuratamente il volume dei derivati basati sui tassi di interesse
(Interest Rates Derivatives - IRD) – vedi tabella seguente.
Anno..............IRD in T$....
...................CDS in T$
2001.....................69,2..........
...................0,9
2002
...................101,3..........
...................2,2
2003
...................142,3..........
...................3,8
2004.
..................183,6..........
...................8,4
2005
...................213,2........
...................17,1
2006
...................285,7........
...................34,4
2007
...................382,3........
...................62,2
2008
...................403,1........
...................38,6
2009
...................427...........
...................30,4
2010
...................449...........
...................30
1 T$ = 1 Teradollaro (detto anche trilione di dollari) = 10^12 $
Fonte: ISDA, International Swaps and Derivatives Association, Inc.
Il sottostante di un derivato basato su tassi di interesse è il diritto
a pagare o a ricevere una certa somma di denaro a un dato tasso di
interesse. Pare che la maggioranza (80%) tra le 500 maggiori aziende del
mondo si serva di questi derivati per controllare il proprio flusso di
cassa. Il volume totale degli IRD alla fine del 2009 era di 449 T$ –
circa 32 volte il prodotto interno lordo USA!
In effetti questo
impiego é un’assicurazione contro tassi di interesse eccessivi e
consegue – talora - una riduzione dei tassi pagati. Questi strumenti
vengono talora presentati come scevri da ogni rischio – ma non è così.
Esistono IRD più sofisticati il cui valore è funzione non soltanto del
livello corrente di un indice (come, ad esempio, il LIBOR – London
InterBank Offered Rate), ma anche dei valori passati dell’indice e dei
valori e andamenti passati propri, cioè dello stesso IRD. In
quest’ultimo caso il titolo, o strumento, si chiama Snowball (= palla di
neve) e tenderà a ripetere amplificate o attenuate le proprie
vicissitudini precedenti. Esistono molte altre varianti degli IRD. Ad
esempio, le clausole dette “bermudiane”, a certe date fisse, permettono
all’istituto emittente o all’acquirente di interrompere il rapporto a
certe condizioni prestabilite. Le strategie più convenienti per gestire
un IRD possono solo essere arguite in base all’impiego di modelli
matematici probabilistici: ne sono disponibili parecchi aventi
caratteristiche diverse. Per orientarsi su questo terreno, occorre aver
raggiunto un alto livello di professionalità. È raro che un investitore o
l’amministratore di un’azienda riesca a innalzare adeguatamente le
proprie competenze e a prevedere i rischi che sta correndo. I livelli
dei tassi di interesse sono stabiliti da leggi nazionali e da accordi
internazionali. Oltre a questi è pensabile che si possano sviluppare
manovre pilotate da speculatori, data la citata enorme mole delle
risorse coinvolte.”
Pongo qui per richiamare il collegamento a questa immagine che non è coerente con quanto sopra riportato