lunedì 10 luglio 2017

Mobilità elettrica

.
AUTO ELETTRICA
 .
Se mi si chiede come vedo il futuro dell’autotrazione, rispondo che lo vedo elettrico. Ciò precisato, credo sia importante essere coscienti dei limiti di questo futuro. Non mi riferisco a limiti economici che potrebbero essere superati con la diffusione della tecnologia, né a limiti della stessa tecnologia che potrebbero essere superati con un avanzamento, ragionevolmente prevedibile, della stessa, attraverso la ricerca. Mi riferisco, piuttosto, ai limiti insormontabili, o per lo meno che ci appaiono tali, visto che nessuno ha la sfera di cristallo. Credo sia necessario esserne consapevoli per evitare di cullarsi in illusioni che potrebbero farci imboccare una strada sbagliata con rischi di conseguenze dolorose.

Innanzitutto: perché l’auto elettrica non si è sviluppata? Forse perché l’hanno inibita i petrolieri cattivi? No; semplicemente perché noi non sappiamo come immagazzinare energia elettrica in un contenitore trasportabile da una automobile con le caratteristiche delle automobili che usiamo. Non fatevi ammaliare da chi vi mostra un’auto apparentemente simile alla vostra, che sarebbe elettrica e con costo che dovrebbe abbattersi con la produzione su larga scala. Non vi stanno raccontando tutta la storia. Perché quell’auto, sostanzialmente priva di bagagliaio, è in realtà una batteria di accumulatori elettrici in movimento. 
L’energia da essi accumulabile dipende da quel che si chiama potenziale elettrochimico della sostanza attiva ed è inversamente proporzionale alla massa atomica della stessa. La tavola periodica degli elementi è nota, e noto è il potenziale elettrochimico di tutte le possibili sostanze attive, che è dell’ordine di grandezza di 1-10 volt, un valore, questo, che ha una ragione teorica consolidata per essere tale. Detto diversamente, questo valore è un limite naturale, che nessuna ricerca e nessun avanzamento tecnologico potrà superare.

Inversamente proporzionale alla massa atomica della sostanza attiva, abbiamo detto. Se si scorre la tavola periodica degli elementi, i primi in ordine di massa sono idrogeno, elio e litio. Ecco perché sono così appetibili le batterie al litio. L’idrogeno è ancora più leggero, ma ha quattro difetti cruciali: non esiste sulla Terra, è gassoso, è la molecola più piccola che c’è, è esplosivo; circostanze, tutte, che rendono utopica l’autotrazione a idrogeno, elettrica o a combustione che sia
Lo scrivevamo 7 anni fa, quando perfino il presidente Bush era ubriacato dalle prospettive che vendeva tale Jeremy Rifkin, tuttologo, dalle idee poche ma sicuramente fisse e confuse sui temi ove si è autonominato esperto. Comunque sia, a distanza di 7 anni Obama ha dovuto prendere atto che l’idrogeno era nato morto, e lo ha seppellito.

Una nostra utilitaria richiede una potenza di 50 kW e quindi ha bisogno un accumulo di 200 kWh per avere una autonomia di 4 ore. Il potenziale elettrochimico dell’elettrodo al litio è di 3 volt, cioè, facendo l’aritmetica, per garantire quella autonomia ci vogliono 20 kg di litio attivo, cioè 1000 kg di batterie al litio. Che occupano, appunto, l’intero bagagliaio. Scadute le 4 ore, bisogna fare il pieno, e per questo vi invito solo a riflettere al tempo necessario che impiega il vostro telefonino per ricaricarsi.

Insomma, se oggi la macchina elettrica costasse la metà di quella a benzina, tutti noi preferiremmo questa a quella. Ma il futuro dell’auto è molto probabilmente elettrico, dicevo. Per necessità: il carburante convenzionale non è infinito. Dovremo quindi convivere, ci piaccia o no perché non avremo scelta, con la trazione elettrica e con tutti i suoi fastidiosi limiti.

Come programmare questo futuro? Chi, non avendo capito tutto quanto sopra, ritenga che la ragione del mancato sviluppo della trazione elettrica sia l’assenza di una rete di infrastrutture, è portato a volerne avviare la realizzazione. Nulla di più sbagliato. Dobbiamo essere consapevoli che se il nostro parco auto fosse elettrico, sarebbe necessaria l’energia di 50 reattori nucleari, dedicati, per alimentarlo. Allora, o ci si impegna, tutti insieme, a sviluppare una potente industria elettronucleare o l’auto elettrica rimarrà, anch’essa, un’utopia. Per completezza: per alimentare quelle auto, anziché impegnare €150 miliardi nei 50 reattori nucleari, avremmo la scelta di impegnare €300 miliardi in 300.000 turbine eoliche (fatemelo ripetere: 300.000) o € 3000 miliardi in impianti fotovoltaici (fatemelo ripetere: € 3000 miliardi).
.
Franco Battaglia
.

giovedì 25 maggio 2017

Chiusura delle centrali termoelettronucleari. Quando?

.
Mi sapreste dire con cosa producono l'energia elettrica alcuni paesi europei?

Eccovi una panoramica:

***

Germania


***

Italia


***

Giappone


***

Norvegia


***

Svezia


***

Danimarca


***

Olanda


***


Svizzera


***

Costa Rica


.

giovedì 20 aprile 2017

Uso corretto delle nuove tecnologie

Telefoni cellulari

Prendete ad esempio il movimento dell'aria causato dagli squilibri termici nell'atmosfera terrestre.

Provate a pensare agli effetti che possono avere sull'uomo e correlateli alla forza elettromagnetica applicata nel tempo.
Ecco perché non si può temere il telefono cellulare se correttamente utilizzato.
.
Per misurare la forza del vento si utilizza la scala di Beaufort in 12 gradazioni da 1 a 12.
Calma di vento corrisponde a km/h 0.
1 Bava di vento km/h 1÷6
2 Brezza leggera km/h 7÷11
3 Brezza tesa km/h 12÷19
4 Vento moderato km/h 20÷29
5 Vento teso km/h 30÷39
6 Vento fresco km/h 40÷50
7 Vento forte km/h 51÷62
8 Burrasca km/h 63÷75
9 Burrasca forte km/h 76÷87
10 Tempesta km/h 88÷102
11 Tempesta violenta o fortunale km/h 103 ÷ 117
12 Uragano km/h >117
.
Inoltre per meglio classificare gli uragani c'è la scala Saffir-Simpson
1 minimo km/h 119÷153
2 Moderato km/h 154÷177
3 Forte km/h 178÷208
4 Fortissimo km/h 209÷251
5 Disastroso km/h >252
.
https://it.notizie.yahoo.com/giudice-del-lavoro-uso-scorretto-cellulare-provoca-tumore-114925191.html
.
.
Le leggi naturali 
on sono state approvate da nessuna votazione a maggioranza e sono tassative e inderogabili e soprattutto sono valide "erga omnes".
Non ci potrà essere nessuno, se non dei pazzi, che potranno pensare di modificarle a loro piacimento.

.
Rispetto a oggi era più democratico Mussolini che aveva un consenso di gran lunga maggiore dei mattarella, gentiloni, grasso, boldrini, renzi ecc. ecc.
.
Impossibile dialogare con chi ti sopravanza in intelligente sordità.
Troppo intellettuali.
Troppo diversamente intelligenti.
Troppo democratici.
.
DEMOCRATIZZIAMO LA DEMOCRAZIA
DI ENZO TRENTIN
C’è un pensiero dei nativi americani che suona così:
«Nature has no tree so foolish that it's branches fight amongst themselves» (La Natura non dispone di alberi così stolti i cui rami combattono fra loro stessi).
Ciò nonostante la democrazia del “Belpaese” consiste nello scegliere i dittatori, dopo che hanno detto agli italiani quello che pensavano di …
.
Democracy
"A democracy is nothing more than mob rule where 51% of the people mY Tke away the rights of the other 49%."
.
Democrazia
"Una democrazia non è nulla di più che una regola del mob dove il 51% delle persone può togliere i diritti delle altre 49%."
.


lunedì 20 marzo 2017

Parlare citando i numeri per non dare i numeri

Una lettera



e la mia puntualizzazione.


.


giovedì 12 gennaio 2017

La nuova bolletta elettrica

.
A fronte di una spesa di € 36,47 per l'energia elettrica utilizzata 
si pagheranno € 20,82 per gli oneri di sistema 
e la quasi totalità sono le regalie date 
alle cosiddette energie rinnovabili; ovvero rappresentano 
oltre il 57% del prezzo pagato dell'energia elettrica.
.
.
.
Ed ecco come vi prende in giro l'autorità AEEGSI
.

Ecco dimostrata la infida comunicazione di un'autorità che poco ha di autorevole, se non la presa per i fondelli degli utenti elettrici salvo quelli a cui tagliano i costi: energivori.
A fronte di € 36,47 del puro costo ENERGIA la seguente bolletta riporta € 20,82 di "oneri di sistema" che sono costituiti per quasi il 90% di oneri per le rinnovabili (FV, eolico, biomasse, biogas ecc.).
(20,82x90%x100) : 36,47 = 51,3% che rappresenta quanto incidono le rinnovabili.

Ora vediamo quanto incide il trasporto e la gestione del contatore in percentuale del costo della pura energia elettrica.
(15,15x100) : 36,47 = 41,5%

Gli utenti non si lamentino poi se le bollette schizzano ancor di più per effetto di elettrodotti interrati; sappiano poi che la "merchant line" dopo un congruo numero di anni verrà ceduta a Terna che pagherà in nome e per conto degli utenti, che si ritroveranno un ulteriore aumento in bolletta.

C'è però ancora un ostacolo rappresentato dalla Kelag, la consorella austriaca dell'Enel, che si era rifiutata un tempo di collegare linee interrate alla sua rete.
Probabilmente con un opportuno lubrificante, lo euroil, tutto sarà sistemato e in groppa ai Pantalone.
Chi vivrà vedrà.
Sarà lo stesso per l'elettrodotto Udine Ovest-Redipuglia? Penso di no.
Danno un contentino da una parte e mettono in sicurezza un risultato dall'altra.

Mandi,
Renzo Riva

.