Acciaieria
e populismo
Inutile che i sindacalisti, sociologi e economisti, della provincia di Udine convergano in una "tempesta di cervelli" per trovare la soluzione alla preoccupante deindustrializzazione locale, quando solo una infima minoranza ha scritto e detto, senza lasciare tracce nelle formazioni sindacali e in particolare del settore metalmeccanico, al riguardo della acciaieria di S. Giorgio di Nogaro che da sola apporterebbe circa lo 8% del PIL regionale.
Dopo di ciò gli stessi soloni sindacali e amministratori pubblici, niente dicono di come potranno assicurare ai propri associati e amministrati, quei servizi sempre più onerosi con un monte salari che si riduce sempre di più e che stanno scemando giorno dopo giorno, con tassazioni stratosferiche per le entrate tributarie dal totale del reddito da lavoro dipendente che nel frattempo si è ridotto dal 22% al 17%.
Sempre più siamo una regione assistita, dove la parte del leone la fanno i trasferimenti finanziari e per secondo il terziario, lasciando le entrate da lavoro produttivo al ruolo di Cenerentola.
Proposte e rivendicazioni serie non sono ancora pervenute, mentre gli amministratori regionali latitano, dedicandosi al populismo per cercare il facile consenso, tradendo la loro funzione.
Renzo Riva
Buja
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