sabato 10 luglio 2010
Riuscite a comprendere perché in Danimarca a fronte di un costo industriale minimo ci sono accise a dismisura?
Se non arrivate a comprenderlo da soli telefonatemi o inviatemi una mail che ve lo spiego.
Distinti saluti
Renzo Riva
Via Avilla, 12/2
33030 Buja - UD
+39.349.3464656
Fotovoltaico
e altro
Resoconto della serata del 8 Luglio 2010 sulla riunione svoltasi nella sala del consiglio comunale di Reana del Rojale dedicata al fotovoltaico con la massiccia presenza di operatori bancari del CrediFriuli.
L'assemblea contava circa 100 partecipanti e fu aperta dal sindaco Collaoni.
Il mio intervento alla fine ha gelato tutti, chi per un verso chi per l'altro.
Ho semplicemente ricordato come criminale la spesa di 20 miliardi di Euri del conto energia dal 2008 al 2027 grazie ai proventi della tariffa A3 delle rinnovabili e assimilate.
Dati dell'AEEG (autorità energia elettrica e del gas): dal 2008 al 2027 le tariffe A3 origineranno una cassa di 100 miliardi di Euri così suddivisi:
€ 20 MLD al parco fotovoltaico di 1'200 MW;
€ 70 MLD alle assimilite dei petrolieri per bruciare/termovalirizzare i rifiuti petroliferi;
€ 10 MLD alla centrale termodinamica di Priolo (progetto Rubbia).
Ricordo che 1'200 MWp del fotovoltaico corrispondono ad una centrale tradizionale di 200 MW di potenza che lavora 8760 ore all'anno.
Una centrale a carbone di 1'100 MW costa € 1 MLD, una CGCC (gas a ciclo combinato) costa € 2 MLD, una centrale con reattore elettronucleare AP 1000 costa € 3,5 MLD.
Il lettore faccia i suoi conti poi capirà perché abbiamo le bollette più care d'Europa e siamo dipendenti dal nucleare importato per il 13% dei nostri consumi e per 85% dagli idrocarburi esteri.
Dico che tutte le amministrazioni comunali che hanno promosso tali "incontri" ed in particolare quelle del PdL sono di una meschinità inaudita.
Studi condotti in diversi Paesi convergono sul fatto che le rinnovabili sono un cancro economico che distrugge più posti di lavoro di quelli che creano ed esistono solo grazie alle generose regalie loro profuse. Si tratta di "posti di lavoro" parassiti, come i famosi lavoratori forestali di una certa Regione. Il Protocollo di Kyoto è stato stilato su un colossale abbaglio pseudoscientifico che assume come verità di fede una teoria del 1824.
Se non vogliamo distruggere l'economia mondiale, esso va cancellato al più presto.
Noi del Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare siamo impegnati in una campagna di corretta informazione al riguardo, veniamo invitati al dibattito dalla parte avversa, ma la stampa nella sua generalità ci ignora (solo le lettere ci sono permesse), non comprendiamo bene se per talebane posizioni preconcette, per incapacità culturale della maggioranza dei giornalisti a trattare il problema o per reconditi condizionamenti o interessi.
Ultima considerazione che può essere una massima, tratta dalla lettura dei libri del prof. Franco Battaglia: Non è la produzione d'energia che crea lavoro bensì il suo consumo.
Renzo Riva
C.I.R.N. F-VG
e
P.L.I. F-VG
Energia e Ambiente
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento