domenica 19 settembre 2021

 Nuova era per

 il nucleare in Italia  Gentile direttore, La ringrazio per lo spazio che mi concede. Quali centrali termoelettronucleari e da chi finanziate? Quali prospettive e proposte, dopo la dichiarazione dell'amministratore delegato dello ENEL dott. Francesco Starace? Mai più nucleare in capo allo ENEL tuonò alla tre giorni di Cernobbio allo studio Ambrosetti e ne aveva ben donde. Ormai il mercato delle civili abitazioni continuerà con l'attuale tendenza ai rincari per rincorrere il gas sul cui versante l'Italia è l'unica nazione al mondo che lo utilizza per oltre il 50% del suo fabbisogno elettrico; aderente alle esigenze di chi è disposto anche a pagare cara l'energia per mantenere il suo perentorio no al nucleare e con impropri costi tipo il capacity payment o il take or pay, e che non potrà comunque evitare. Per questo sarà opportuno non si alzino lamentazioni da questo versante. Quali altre prospettive per il settore industriale in specie quello energivoro? Le stesse esperimentate in Finlandia con il principio Mankala, dove si costituì in consorzio (TVO) di imprese energivore per chiedere, costruire e gestire un reattore nucleare dove ogni aderente ha acquisito un diritto ad una quota, impegnandosi a rispettare i contratti sottoscritti. In Italia finiranno le fughe in avanti alla Salvini, buon ultimo, che lasciano tutto come sta e giace. Confindustria nella parte degli energivori deve farsi interprete delle nuove esigenze del mercato se vuole mantenere il settore maturo dell'acciaio che vale un PIL di oltre € 70 miliardi e che talvolta opera in dumping, grazie a finanziamenti centrali e periferici: chi contribuì al collasso di Mediocredito nella regione F-VG e perché? Si apre una nuova partita che ci dirà se siamo in grado di reggere sull'acciaio dopo aver perso l'alluminio con la delocalizzazione della multinazionale Alcoa. Si devono smettere i vecchi e satanici riti sindacal-confindustriali che ad ogni tornata contrattuale chiamavano il governo a fare la parte del pollo da spennare che, alla fine, siamo noi contribuenti tutti. Renzo Riva Buja 3735102338 Via Avilla, 12/1 33030 Buja http://www.businessinternational.it/sponsor/pdf/nucleare_finlandese.pdf
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martedì 14 settembre 2021

La disgraziata era delle FER



Lettera inviata ai direttori della stampa locale.


Chiusura di una
partita di spesa


Gentile direttore,
finalmente hanno trovato la soluzione gli € 30 milioni di spesa da molti anni in attesa di progetti validi per il loro impiego.
Soluzione inventata di sana pianta per far finire la "addolorata" partita di spesa è il progetto del parco fotovoltaico di Codroipo.
Sarebbe utile che gli organismi regionali ci dessero almeno conto su quali risultati ha prodotto l'impegno assunto nell'anno 2009 in sede governativa per l'obiettivo del raggiungimento del 25% del consumo d'elettricità prodotta con le FER (Fonte Energia Rinnovabile) e per le quali furono dati cospicui finanziamenti.
Dopo mettiamoci una pietra tombale su questa disgraziata era delle energie alternative.

Renzo Riva
Buja


3735102338

Via Avilla, 12/1
33030 Buja


20210801_MV_
Messa al bando del fotovoltaico_01
 



20090408_MV_
25 percento FER irragiungibile


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